Il migliore amico del futuro? Il mio gemello virtuale

Qualcuno con cui parlare e che potrà rispondere al posto nostro, nel privato e in azienda: è il "Personal virtual twin", uno dei possibili sviluppi che l'autore dell'articolo immagina come conseguenza prodotta dalla combinazione di intelligenza artificiale generativa e realtà virtuale.

di Antonio Procopio*

Sono sempre stato affascinato dall’innovazione, dalla scienza e dalla fantascienza. Uno dei primi ricordi legati a questa passione risale ai libri di Jules Verne, in particolare Dalla Terra alla Luna. Un libro visionario che immaginava come l’uomo sarebbe potuto arrivare sul satellite a noi più vicino grazie alla tecnologia.

Quando Verne lo pubblicò, nel 1865, la tecnologia era ancora lontana dal consentire simili imprese. All’epoca si sperimentavano i primi rudimentali razzi, si facevano progressi nella balistica e si cominciava a comprendere il concetto di vuoto spaziale. Tuttavia, l’umanità avrebbe dovuto aspettare oltre un secolo prima di posare piede sulla Luna. Verne, però, ebbe la straordinaria capacità di “unire i puntini” e vedere un futuro possibile.

Oggi viviamo immersi nella tecnologia, tanto da darla spesso per scontata. Eppure nuove ondate di innovazioni stanno già cambiando le nostre abitudini e la nostra percezione del mondo e della vita.
Vorrei lanciare una provocazione: proviamo anche noi a “unire i puntini” di alcune delle tecnologie più avanzate attualmente disponibili.

Primo punto: la realtà virtuale
Grazie ai visori VR, ormai accessibili e alla portata di molti, possiamo immergerci in mondi virtuali e interagire con avatar che rappresentano persone lontane nello spazio. Soluzioni come il Meta Quest e l’Apple Vision Pro stanno trasformando questa esperienza in qualcosa di sempre più realistico e coinvolgente.

Secondo punto: l’immagine
La tecnologia basata sull’intelligenza artificiale permette di ricreare immagini di una persona partendo da poche foto. Soluzioni come D-ID e DeepFaceLab sono esempi avanzati di questa capacità, utilizzate per scopi che vanno dal divertimento alla creazione di contenuti digitali personalizzati.

Terzo punto: l’audio
Un’altra innovazione, sempre alimentata dall’intelligenza artificiale, consente di analizzare audio registrati di una persona per generare nuove conversazioni con il timbro e la voce originali. Strumenti come Murf AI e Vidnoz rappresentano il futuro della clonazione vocale.

Quarto punto: la conoscenza
Grazie ai Large Language Models (LLM), è possibile addestrare un’IA con tutti i contenuti scritti da una persona: e-mail, chat, documenti, lettere. Secondo una ricerca dellUniversità di Stanford, questi modelli possono fornire risposte con un livello di accuratezza simile a quello umano in oltre il 65% dei casi.

Unire i puntini
Combinando queste tecnologie, possiamo immaginare un futuro in cui sarà possibile creare un Personal Virtual Twin: un gemello digitale che non solo appare con il nostro volto, ma parla con la nostra voce e riproduce i nostri pensieri e comportamenti.

Figure del genere potrebbero nascere da startup o aziende che collegano le loro soluzioni ai nostri social network e alle nostre chat per acquisire una conoscenza iniziale di noi. Potremo indossare un visore VR e trovarci in un ambiente virtuale dove conversare con un gemello digitale di una persona che non esiste più fisicamente, ma che continua a vivere in questa forma digitale. Questo avatar avrà il suo volto, la sua voce, il suo stile e i suoi modi di dire, rendendo l’esperienza straordinariamente autentica.

Se usata correttamente, la tecnologia sopra descritta potrebbe migliorare la qualità della vita e apportare benefici concreti, ma solleva inevitabilmente interrogativi etici e filosofici: quali saranno le implicazioni portate dall’estensione della nostra esistenza oltre i confini fisici?

Forse i puntini potrebbero essere uniti in modo diverso. Certamente, una mente visionaria come quella di Jules Verne potrebbe trovare in queste tecnologie l’ispirazione per un nuovo, incredibile romanzo.

*Chi sono

CEO di MYMY.IT e di Digital-Hub, oltre che CTO di Intarget Group, sono esperto di Innovazione, Digital Advisory & Digital Marketing. Tra le altre esperienze, per Oltre La Media Tv conduco il programma televisivo StartupOpenBar e il webcast StartupShots. Faccio parte del Comitato direttivo del Business Angels Club Pisa. Sono poi mentor di StartupGeeks ed esperto di business con un solido background tecnologico. Infine, partecipo direttamente ed indirettamente in oltre 40 start-up e scale-up, con due exit di rilievo.

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