Randstad Group Italia sigla con i sindacati il suo primo contratto integrativo

Sono tremila i dipendenti di Randstad Group Italia destinatari del primo contratto integrativo aziendale sottoscritto dal gruppo attivo nella ricerca e selezione del personale con le organizzazioni sindacali di settore.

Sono tremila i dipendenti di Randstad Group Italia destinatati del primo contratto integrativo aziendale sottoscritto dal gruppo attivo nella ricerca e selezione del personale con le organizzazioni sindacali di settore FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS UIL.

Della durata di tre anni, l’accordo integra il Contratto collettivo nazionale di riferimento con misure specificamente pensate per il contesto organizzativo di Randstad in Italia, in particolare riguardo a premi di risultato e politiche di welfare.

Tra le novità, viene introdotta una flessibilità oraria strutturata, finalizzata a promuovere l’equilibrio tra vita privata e lavorativa. Regolamentato anche lo smart working, grazie al consolidamento delle esperienze positive maturate in questi anni. Riconosciuti poi i permessi per indisposizione, per attività di volontariato e poi per le visite prenatali e le terapie salvavita.

Dell’accordo integrativo fa inoltre parte il piano di welfare che prevede contributi economici per l’asilo nido (fino a 250 euro mensili con il progetto “Baby Randstad”) e per i neo-genitori (1.000 euro annui fino 6° anno di età dei minori con “Grow Up with Randstad”).

Grazie all’accordo si potenziano le politiche formative e le tutele in tema di salute e sicurezza. Istituita anche una “banca delle ore solidali” e viene valorizzato il ruolo delle rappresentanze sindacali aziendali, garantendo il diritto ad un confronto strutturato periodico su temi come pari opportunità, mercato del lavoro, organizzazione del lavoro e occupazione.

La firma del Contratto Integrativo aziendale ha dato l’occasione anche per portare a casa l’intesa sul premio di risultato per tutto il personale diretto, legato al raggiungimento di obiettivi di produttività, efficienza, redditività e innovazione. L’accordo prevede anche due sistemi di incentivi, calibrati sulle specificità dei diversi ruoli aziendali.

Valentina Sangiorgi

Sull’accordo ha detto Valentina Sangiorgi, Chief HR Officer del Gruppo Randstad in Italia: «Crediamo fortemente nel valore delle relazioni sindacali non solo come strumento di condivisione delle politiche aziendali, ma come leva per lo sviluppo dell’organizzazione e canale privilegiato per comprendere i fabbisogni delle persone. L’ascolto, il dialogo e la costruzione di un quadro normativo condiviso rafforzano la coesione interna e permettono di affrontare con efficacia le sfide poste da un mercato del lavoro in rapida evoluzione».

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