Aziende a misura di boomer: debutta il Best Workplaces for Senior di Great Place To Work

La seniority in azienda diventerà sempre più una leva strategica. Lo dicono i dati sull'invecchiamento demografico, stimolo che Great Place To Work Italia ha raccolto per realizzare la prima edizione della classifica delle prime 20 aziende operanti nel nostro Paese "senior-friendly". Sul podio Cisco, Bristol-Myers Squibb e Servier Italia

In un Paese che invecchia rapidamente, valorizzare i lavoratori senior diventa una priorità strategica. Lo confermano le proiezioni Istat: al 2050 la fascia 55–64 anni sarà tra le più consistenti della popolazione attiva, mentre gli over 65 passeranno dal 24% del 2022 al 35%. Allo stesso tempo, gli occupati over 50 già oggi superano i 10 milioni, con una crescita del 5,1% su base annua. In questo contesto arriva la prima edizione del ranking Best Workplaces for Senior 2025 di Great Place to Work Italia, basata sulle opinioni di 2.711 collaboratori over 55. Prime tre aziende a piazzarsi sul podio sono Cisco, Bristol-Myers Squibb e Servier Italia, realtà molto diverse tra loro, ma accomunate da un alto livello di attenzione e riconoscimento verso i collaboratori senior.

Scorrendo la classifica, si notano poi altri punti di contatto: nelle aziende “Best” gli over 55 rappresentano mediamente il 21% della popolazione aziendale, non una minoranza residuale, ma una presenza stabile e trasversale. La distribuzione per dimensione conferma che la qualità dell’ambiente per i senior non è privilegio delle grandi aziende: 4 organizzazioni super large, 2 large, 8 medium large e 6 medium small compongono infatti la Top 20. Anche la varietà settoriale è ampia: biotecnologie e farmaceutica guidano (25%), seguite da IT e manifattura (15%), servizi finanziari e professionali (10%) e, a seguire, agricoltura, sanità, retail, telco e trasporti (5%).

Il dato più potente riguarda però la fiducia: l’88% dei collaboratori senior nelle aziende premiate dichiara un alto livello di soddisfazione e fiducia nel proprio luogo di lavoro. Un valore che supera di 10 punti quello delle aziende certificate non in classifica, di 30 punti quello delle aziende non certificate e addirittura di 46 punti la media nazionale dei senior, rilevata tramite European Workforce Study.

Una differenza così netta non nasce per caso. Indicatore dopo indicatore, emerge un clima aziendale fatto di equità, accoglienza e rispetto: il 97% dei senior si sente benvenuto al momento dell’assunzione, il 95–97% percepisce imparzialità nel trattamento, il 95% sente di poter usufruire della flessibilità in caso di necessità.

Il commento sui dati del ranking è affidato ad Alessandro Zollo, Ceco di Great Place to Work Italia: «Un tempo, un over 55 era considerato vicino all’uscita dal mercato del lavoro. Oggi, e sempre più nei prossimi anni, si tratta invece di persone pienamente attive, con competenze consolidate, ruoli chiave e ancora molti anni di contributo professionale davanti a sé». La trasformazione demografica in atto richiede quindi alle organizzazioni un cambio di paradigma: la seniority non è un elemento critico da gestire, ma una risorsa da valorizzare.

In particolare, diventa sempre più centrale investire in culture inclusive, percorsi di apprendimento continuo, flessibilità, mentoring, leadership evoluta e modelli organizzativi capaci di integrare le generazioni. Le aziende che già oggi mettono al centro i collaboratori senior – come quelle premiate nel ranking – mostrano che è possibile creare ambienti in cui la fiducia è alta, l’engagement è solido e la performance collettiva cresce.

Oltre alle tre aziende sul podio, la Top 20 completa di Great Place To Work include Fenix Pharma, Allianz Technology, Vianova, AbbVie, Micron Technology, Wide Group, TIMAC AGRO, Galileo Life, REHAU, DHL, Arthur D. Little, TP, Experian, TD SYNNEX, Gruppo Sapio, Biogen e Assimoco.

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