
Prima di tutto la salute: intervista al General Manager di MetLife Maurizio Taglietti
Inserita da Great Place To Work Italia tra le aziende di media grandezza migliori per la qualità dell'ambiente di lavoro, MetLife ha abbracciato da tempo la filosofia del benessere a tutto tondo per i propri dipendenti, compresa le molteplici possibilità di formazione, upskilling e di coaching miranti a valorizzare e trattenere i talenti migliori.
Il pacchetto welfare è diventato centrale nella vita lavorativa degli italiani. Secondo il Great Employee Benefits Study 2024, promosso dal Gruppo Epassi e condotto dall’Università finlandese di Aalto, in Italia l’83,2% dei dipendenti cambierebbe posto di lavoro se venissero loro offerti benefit maggiori. Ma cosa compare in cima alla lista dei desideri? Innanzitutto, la tutela della salute. In questo settore svolgono un ruolo importante le assicurazioni. Una di queste è MetLife, la compagnia assicurativa di origine statunitense leader a livello mondiale nelle polizze vita ed employee benefits. La sede italiana si è di recente guadagnata il secondo posto sul podio delle medium-large companies come Best Workplaces Italy, la classifica delle migliori aziende in cui lavorare stilata dalla sede italiana della società Great Place To Work. Diffusa nel marzo scorso, la notizia ha suscitato sentimenti di orgoglio nel General Manager di MetLife Italia, Maurizio Taglietti, che ha sottolineato il grande impegno dell’azienda nel puntare sul benessere a tutto tondo per i propri dipendenti. Per questa ragione lo abbiamo intervistato.

Prima di parlare dei vostri pacchetti di welfare per le aziende, quanto ha contato la politica di promozione del benessere per i vostri dipendenti nell’ottenimento del secondo posto sul podio Best workplaces italiane nella categoria delle aziende di medio-grandi dimensioni?
«Sicuramente il risultato è frutto di un impegno costante della nostra compagnia nel creare un ambiente di lavoro accogliente e stimolante che valorizza le persone e ne supporta il benessere. Grazie al nostro monitoraggio costante del grado di soddisfazione dei dipendenti, abbiamo infatti scoperto che l’80% di loro si sente libero di esprimere le proprie opinioni e di essere sé stesso sul posto di lavoro. Inoltre, il 79% afferma di sentirsi un elemento prezioso all’interno del proprio team».
Che cosa fate per favorire il work life balance dei vostri collaboratori?
«Tra le altre iniziative abbiamo pensato a misure specifiche a sostegno della maternità e della paternità, come l’integrazione dell’indennità standard salariale, i permessi aggiuntivi per assistere i figli in momenti chiave della loro crescita e una giornata di ferie extra per il loro compleanno».
La formazione è un tema centrale per MetLife? Quali strumenti mettete a disposizione?
«Sì: per noi è un pilastro fondamentale. I nostri dipendenti hanno infatti a disposizione strumenti innovativi per l’upskilling, soprattutto in ambito digitale, per affrontare la rapida evoluzione del settore assicurativo. Tra le principali piattaforme offerte ci sono Mypath, il marketplace digitale dei talenti che propone ai dipendenti la partecipazione a progetti internazionali; Degreed, il sistema di gestione dell’apprendimento con percorsi personalizzati per migliorare competenze tecniche e trasversali; Avature, piattaforma globale di opportunità di carriera interne per una maggiore mobilità professionale. Inoltre, attraverso il programma Coaching@MetLife, i dipendenti possono accedere su richiesta a un coach professionale per supportare il proprio sviluppo di carriera».
Venendo al vostro core business, come sta cambiando il panorama degli employee benefit in Italia?
«Da strumento di risk management e per ottemperare agli obblighi della contrattazione collettiva, oggi gli employee benefit si sono trasformati in una parte essenziale dei programmi di welfare aziendale, strumenti importantissimi per migliorare la qualità della vita dei dipendenti, con effetti positivi sulla produttività. Le iniziative degli ultimi anni per favorire la diffusione dei piani di welfare hanno sicuramente contribuito ad aumentare la conoscenza delle opportunità offerte dagli employee benefit, aumentandone il potenziale anche presso le aziende di dimensioni più modeste. Per queste realtà tali strumenti costituiscono un elemento distintivo per attirare i migliori talenti, con un rapporto tra costi e valore percepito decisamente interessante rispetto ad altre tipologie di benefit».
Quali sono le nuove esigenze della società dal vostro particolare angolo di osservazione?
«La crescente importanza che le persone attribuiscono alla tutela della propria salute fisica e mentale e alla qualità del proprio stile di vita apre scenari molto interessanti. L’esperienza della pandemia ha contribuito a dare maggior rilievo a questi aspetti, ma anche oggi che abbiamo superato il periodo critico, il valore percepito delle polizze assicurative presso i consumatori è tuttora elevato, anche in prospettiva di un welfare pubblico sempre più sotto pressione. Le aziende che decidono oggi di includere queste polizze nella loro offerta di welfare aziendale forniscono un servizio apprezzato dai propri collaboratori, sollevandoli non solo dalle spese, ma anche dal compito – non per tutti facile, vista la modesta diffusione delle competenze assicurative nel nostro Paese – di scegliere una polizza per la protezione personale e dei propri cari».
Cosa fa MetLife in questo ambito e come è arrivata a specializzarsi in questo settore?
«MetLife è un punto di riferimento per molte aziende grazie all’esperienza di oltre un secolo e mezzo maturata nella protezione dei lavoratori. Tra i nostri clienti corporate negli Stati Uniti compaiono 94 delle prime 100 imprese della classifica Fortune, vale a dire che 50 milioni di persone in queste aziende sono protette dalle polizze assicurative MetLife. In Italia operiamo in questo settore da oltre 20 anni».
Quali sono le vostre offerte?
«Le polizze assicurative del gruppo MetLife garantiscono una protezione mirata ai lavoratori in diversi ambiti: vita, infortuni e malattia. Le coperture temporanee caso morte tutelano tutti i dipendenti o specifiche categorie di lavoratori assicurando un capitale in caso di decesso e di invalidità permanente totale. Le polizze infortuni e malattia sono delle soluzioni modulari che comprendono un’ampia gamma di coperture. Stipulabili anche attraverso casse di assistenza, garantiscono un sostegno economico in caso di infortuni o malattie che comportano invalidità permanente e una vasta gamma di indennizzi e rimborsi anche per analisi diagnostiche e visite mediche specialistiche. Inoltre, possono essere estese ai familiari».
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