
Aziende virtuose per operai orgogliosi e motivati: identikit delle 15 Bestworkplaces per i colletti blu
Orgoglio per il proprio lavoro, fiducia nei capi e piacevolezza nei rapporti con i colleghi: sono i tre elementi essenziali presenti nelle quindici aziende del manifatturiero premiate dal ranking promosso da Great Place to Work Italia

Come si riconoscono le aziende più virtuose del settore manifatturiero italiano? Dalla capacità di ispirare orgoglio nei loro collaboratori, anche grazie alla presenza di ambienti di lavoro accoglienti e inclusivi. Si possono sintetizzare così i principali risultati emersi dalla terza edizione di Best Workplaces for Blue Collar, la classifica stilata da Great Place to Work Italia, dopo aver ascoltato e analizzato i pareri espressi da oltre 10 mila operai che lavorano in 50 realtà produttive dell’industria manifatturiera nazionale.
Scendendo più nel dettaglio, gli operai impiegati in una delle aziende che si sono posizionate ai primi quindici posti esprimono livelli di soddisfazione mediamente molto più alti rispetto alle restanti individuate dal ranking.
In maniera analoga, anche la percezione del clima lavorativo da parte di operai e impiegati che lavorano nelle prime 15 aziende in classifica scende in maniera evidente rispetto al valore riscontrato nelle altre 35. L’analisi di questo dato viene effettuata utilizzando il “Trust Index”, ossia l’indice che rappresenta il valore medio delle risposte positive al questionario di clima aziendale. Ebbene, secondo questo indice, tra i lavoratori Blue Collar (69%) e chi lavora negli uffici (78%) nelle prime quindici classificate è di 9 punti percentuali a favore degli impiegati, mentre nelle altre aziende la differenza di percezione ed esperienza si allarga a 12 punti (pari al 48% contro il 60%).
Da questo dato emerge chiaramente come la capacità d’includere e coinvolgere tutti, abbattendo le differenze di percezione e di status, sia un elemento vincente per le aziende che aspirano all’eccellenza: una minore differenza di trattamento tra operai e impiegati si riflette positivamente anche sul clima aziendale nel suo complesso.
Ma quali sono gli altri temi chiave che caratterizzano i migliori luoghi di lavoro secondo gli operai italiani? In primo luogo, un grande orgoglio rispetto al prodotto realizzato e/o al servizio offerto alla clientela, rafforzato grazie a un coinvolgimento diretto nel processo produttivo che è in grado di alimentare un forte senso di appartenenza nei confronti del proprio lavoro, spesso con un’intensità pari o superiore a quella dei colleghi che operano in ufficio e che hanno un contatto meno diretto con le fasi di sviluppo e realizzazione del prodotto.
Un secondo elemento che mostra un trend molto simile riguarda la capacità delle persone di provare un senso di orgoglio quando vedono cosa sono in grado di realizzare: nei contesti aziendali virtuosi della manifattura italiana, dove viene valorizzata l’eccellenza del lavoro manuale, l’88% degli operai dichiara di provare un senso di grande orgoglio professionale nel vedere realizzato, fatto e finito, il prodotto finale, con una differenza di +8 punti percentuali rispetto ai white collar (80%).
Un terzo tema importante per i blue collar delle aziende migliori è la maggiore consapevolezza di aver avuto preziose opportunità d’innovazione e miglioramento nell’attività lavorativa rispetto ai colleghi delle altre aziende analizzate. In questo caso la differenza in termini percentuali tra il gruppo delle vincitrici e le altre è di ben il 26% a favore delle prime.
Significativa è inoltre la differenza sulla distribuzione degli incarichi e il coordinamento tra le persone manifestata dalle aziende al top della classifica e le altre, pari al 62% nel primo caso contro il 38% nel secondo.
Un risultato del genere è ulteriore segnale della maggiore attenzione da parte delle aziende premiate al management operativo. In altri termini, una leadership efficace è fondamentale per garantire la produttività, la motivazione e un clima di lavoro positivo.
Per le aziende “best” è infine centrale la questione della piacevolezza dell’ambiente di lavoro, come garanzia di benessere e insieme di produttività dei propri collaboratori. In questo caso, l’85% degli operai attivi all’interno dei Best Workplaces for Blue Collar ritiene che un collaboratore neoassunto venga fatto sentire benvenuto, con una differenza di ben 21 percentuali nel confronto con le altre organizzazioni analizzate ma non in classifica (pari al 64%).

Un ambiente di lavoro è tanto più piacevole quanto più dà valore alle relazioni umane che vi instaurano al suo interno. A questo proposito, Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia, ha dichiarato: «L’industria manifatturiera italiana, uno dei pilastri fondamentali dell’economia nazionale e simbolo di eccellenza nel mondo, si trova a dover affrontare sfide e pressioni esterne sempre più complesse in un contesto globale in rapida evoluzione, mettendo a dura prova la competitività delle organizzazioni italiane – spiega – Diventa fondamentale quindi, che le aziende mettano in campo energie e investimenti su aspetti culturali e di clima aziendale, riuscendo ad ascoltare, motivare, coinvolgere e valorizzare tutti i collaboratori, non solo i cosiddetti white collar, ma anche il personale operativo».
Ma quali sono le realtà dell’industria manifatturiera Made in Italy più virtuose secondo gli operai?
Oltre a Mondelēz International, sul podio è salita AbbVie, organizzazione biofarmaceutica globale, basata sulla ricerca incentrata sul paziente e fortemente orientata all’innovazione per avere un impatto significativo sulla vita delle persone, e Johnson & Johnson, che offre prodotti e soluzioni per la salute delle persone di tutto il mondo, focalizzandosi su tutto lo spettro dell’innovazione nell’healthcare, grazie al segmento farmaceutico e a quello dei dispositivi medici.
La presenza di organizzazioni del settore farmaceutico e delle biotecnologie rappresenta la grande novità dell’edizione 2024 del ranking Best Workplaces for Blue Collar con i collaboratori di queste ultime che, mediamente, godono d’inquadramenti contrattuali e condizioni di lavoro significativamente migliori.
Completano il ranking: Andriani (manifattura e produzione), ARD Raccanello SPA (manifattura e produzione), Gruppo UNOX (manifattura e produzione), Industrie De Nora (manifattura e produzione), TESYA Group (servizi industriali), La Marzocco International LLC (manifattura e produzione), Eli Lilly (biotecnologia e farmaceutico), Gruppo Sapio (manifattura e produzione), Mazzoleni Spa (manifattura e produzione) Vimec S.r.l. (manifattura e produzione), Endress+Hauser Sicestherm srl (manifattura e produzione) e Davines Group (manifattura e produzione).
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