
LinkedIn e la regola delle due ERRE (Reputazione e Relazioni) per trovare il lavoro che fa per te
Reputazione e Relazioni: è questa la regola delle due ERRE da seguire su LinkedIn per trovare il lavoro tagliato su misura per noi. Lo sostiene il social seller Mirko Saini nel suo articolo.
di Mirko Saini*

Usi LinkedIn per cercare lavoro? Allora impara subito la regola delle due ERRE. Sto parlando delle iniziali di Reputazione e Relazioni. Prima le trasformi in due obiettivi concreti, prima – o per lo meno prima possibile – troverai ciò che stai cercando.
Davvero devi tenere a mente solo queste due parole? Ebbene sì, e questo indipendentemente dalla tua professione, settore merceologico, anzianità lavorativa o ruolo aziendale che vuoi ricoprire.
Prima di avvicinarti a LinkedIn, se non ti fermi a considerare e mettere a posto questi due punti cardine non aspettarti di avere risultati.
Però attenzione, il tuo avvicinamento al suddetto social network deve avvenire solo in questo preciso ordine: prima ti devi occupare della tua Reputazione e poi successivamente potrai pensare alle Relazioni.
Ma andiamo con ordine: che cos’è la Reputazione?
In sintesi, senza avventurarmi in definizione filosofiche per spiegarti che cosa intendo per Reputazione, voglio focalizzarmi sull’effetto che questa ha sul resto. La reputazione è quella cosuccia che determina l’esito di ogni tua azione, messaggio, richiesta o candidatura. Da quella dipende tutto. La Reputazione è quell’aura in grado di precederti (se sei abile a costruirla) e che sarà in grado di determinare il valore e spesso il significato delle tue azioni.
Pensaci bene. La stessa cosa detta e fatta da due persone diverse avrà due esiti diversi, due effetti diversi sulle persone a seconda della loro reputazione.
Detto questo, converrai anche tu che se non vuoi affidare all’elemento Curriculum Vitae o, peggio ancora, al caso l’esito delle tue richieste o candidature, è opportuno mettere mano da subito alla tua reputazione e cominciare giorno dopo giorno, mattoncino su mattoncino a costruirla e farla venir su bella dritta e forte in modo che poi ci sorregga nei momenti del bisogno.

Cosa fare per creare una Reputazione solida in LinkedIn? Per rispondere a questa domanda ti do quattro elementi su cui lavorare:
- Profilo LinkedIn. Sì, lo so. Torniamo sempre lì. Ma che devo dirti se le persone per farsi un’idea di noi non hanno altro che il profilo? In LinkedIn noi siamo due cose: ciò che postiamo e ciò che siamo digitalmente. Compito, quest’ultimo preso in carico appunto dal tuo profilo. E per profilo intendo tutto ciò che va dalla foto, alle esperienze passando per il job title e il riepilogo.
- Comment Marketing. Entrare nelle conversazioni altrui possibilmente portando valore alla discussione è un modo semplice, immediato e alla portata di tutti per far comprendere agli altri ciò in cui siamo competenti. E’ la prima tattica da mettere in campo per cominciare a “farsi un nome” su questa piattaforma. Perché fuori dal web potrai anche essere il/la miglior professionista, il/la miglior candidato/a, ma se nessuno qui ti conosce è difficile che tu possa ottenere risultati. Auto proclamarsi esperto, esperta di, sperando di travasare così parte della tua reputazione offline in quella online non serve a nulla. I fatti sono l’unica cosa che contano, le chiacchiere autoreferenziali stanno a zero, fortunatamente.
- Content marketing. Qui il discorso è un pochino diverso e parlerei di due fasi distinte. La prima prevede la condivisione di contenuti non tuoi, ma di terze parti. Contenuti che comunque possano essere ritenuti utili dal tuo pubblico di riferimento. Perché, se te lo stai domandando, la reputazione si costruisce anche sfruttando e condividendo contenuti non propri. L’importante però è che tu dia un contributo, un tuo punto di vista mentre condividi tale contenuto. Limitarsi a ri-pubblicare o condividere non serve a nulla. Dei passacarte le aziende se ne fanno poco. La seconda fase, invece, avviene attraverso la costruzione e la pubblicazione di contenuti propri, farina del tuo sacco. Contenuti che chiaramente mostrino un tuo punto di vista su un argomento inerente al ruolo che vorresti ricoprire, inerente ai tuoi studi o al tuo background professionale.
- Dress code. Inteso come comportamento, linguaggio, etica professionale, atteggiamento da tenersi sulla piattaforma.
Se il contenuto è molto, direi che non è da trascurare nemmeno il modo in cui si sta sulla piattaforma, il modo in cui si interagisce con gli altri membri, la velocità con cui si risponde, il modo in cui si risponde alle critiche o alle obiezioni. Insomma, tutti quegli aspetti che non possono essere definiti contenuto, ma che lo caratterizzano fortemente e vanno a impattare sulla tua reputazione. Posso anche postare e scrivere le cose più interessanti dell’intero sistema solare, ma se sono una persona con la quale gli altri vorrebbero evitare di avere a che fare, e faccio di tutto per evidenziarlo ogni volta che rispondo a commenti e critiche, non è semplice farsi notare e scegliere da HR e datori di lavoro. Ricorda: prima si scelgono le persone, poi le loro competenze.
Veniamo adesso alle Relazioni, al che cosa sono e perché sono importanti.
E’ questo forse l’aspetto più complicato da far comprendere a chi si approccia a LinkedIn. E già, perché sembra proprio che anche una volta entrati sul social network si faccia comunque fatica a comprendere come le conversazioni e la costruzione delle relazioni siano alla base di ogni contratto o collaborazione.

Non basta compilare un profilo, fare copia e incolla del proprio CV su LinkedIn e accendere una candela sperando che l’HR di turno ti scovi. Avresti le stesse possibilità di trovare il lavoro dei tuoi sogni che avrebbe chiunque di incontrare un alieno rimanendo chiuso in casa.
Non basta scrivere e condividere il miglior contenuto. Occorre essere presenti e risolvere problemi. Insomma, è necessario instaurare conversazioni per costruire piano piano quelle relazioni che poi porteranno a quell’agognato rapporto di lavoro necessario a riempire il frigorifero di casa a fine mese.

Qualcosa in più sull’autore dell’articolo:
* In mezzo a voi dal 1972. Sposato con Anna. Quattro figli. Triathleta con il Rugby nelle articolazioni. LinkedIn & Social Selling specialist. Professionalmente aiuto aziende, reti vendita e professionisti a trovare nuovi clienti con il social business network per eccellenza. Blogger e keynote speaker. A caccia di soluzioni per i miei clienti dal 1997. Il mio background, prima in ambito commerciale e poi in quello nella comunicazione offline, mi permettono di avere un approccio pratico e concreto alle dinamiche digitali. Approccio col quale adattare concretamente LinkedIn alle realtà delle aziende che seguo. Credo nella contaminazione tra discipline e, soprattutto, nella necessità di avere una visione olistica nella costruzione di soluzioni strategiche.
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