
WhatSJobs porta il recruiting delle PMI su WhatsApp con l’AI
In un’Italia dove le PMI mancano di reparti HR e faticano a trovare profili adeguati, la startup automatizza preselezione e matching tra aziende e candidati per ridurre tempi e costi
Recruiting più semplice e meritocratico: è la promessa di WhatSJobs, startup fondata da Paolo Cerra che porta la ricerca di personale direttamente su WhatsApp con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Si tratta di una soluzione pensata per le micro e piccole imprese italiane, alle prese con il mismatch crescente tra domanda e offerta di lavoro e spesso prive di reparti HR dedicati.

Negli intenti del promotore, la piattaforma ideata nasce quindi come risposta concreta al mismatch tra domanda e offerta nel mondo delle PMI italiane, una lacuna messa in luce ad esempio dalla ricerca curata dall’Institute of Applied Economic Research. Sette PMI su dieci segnalano, secondo l’indagine, difficoltà nella gestione del personale e quasi nove su dieci non trovano figure con le competenze richieste. Dietro questi numeri ci sono storie comuni: imprenditori costretti a improvvisarsi selezionatori, curricula inviati a raffica senza reale motivazione, colloqui che saltano all’ultimo momento e processi di assunzione che si trascinano per mesi.
Paolo Cerra spiega il senso profondo dell’iniziativa in questo modo: «Il nostro bot fa da ponte qualificato tra aziende e candidati, eliminando le candidature inviate a caso e riducendo drasticamente i no-show ai colloqui».
Il cuore della soluzione è quindi un sistema di intelligenza artificiale proprietaria che Cerra ha soprannominato con ironia “lo stagista inaspettato”: un assistente digitale che lavora 24 ore su 24, sette giorni su sette. Il bot gestisce la fase di pre-screening dei candidati e quella di definizione dei requisiti con le aziende clienti. L’AI analizza competenze e soft skills, generando shortlist mirate che riducono il numero di colloqui inutili. Tutto avviene in “blind mode”: dati personali non rilevanti (età, genere, origine geografica) restano oscurati fino al contatto finale, garantendo un processo imparziale e meritocratico. Il tasso di successo si aggira sul 90-95% delle ricerche affidate.
«Troppi candidati inviano curricula senza reale interesse, mentre le aziende ricevono centinaia di candidature generiche», aggiunge Cerra. «Il nostro sistema filtra il rumore di fondo e fa incontrare solo chi cerca davvero lavoro con chi assume davvero. Crediamo che conti ciò che una persona sa fare, non chi è: per questo rifiutiamo clienti che avanzano richieste discriminatorie».
Ogni ricerca pubblicata tramite WhatSJobs viene automaticamente condivisa anche su Indeed, aumentando la visibilità senza costi aggiuntivi per le PMI. La tecnologia, inoltre, può essere personalizzata e integrata in versioni custom dedicate alle agenzie per il lavoro, offrendo uno strumento scalabile per ottimizzare i processi di selezione.
L’esperienza di SkillsJobs, da cui WhatSJobs nasce come evoluzione, ha già portato importanti riconoscimenti: dal Premio Sodalitas Assolombarda per la migliore soluzione innovativa PMI all’HR Digital Mindset Awards, fino alla finale regionale del Premio Cambiamenti CNA per le migliori startup italiane.
Ma l’ambizione non si ferma. Nei prossimi mesi la startup lancerà un recruiter vocale basato su intelligenza artificiale in grado di condurre colloqui automatizzati in tempo reale, aumentando ulteriormente efficienza e scalabilità. Parallelamente, verrà presentato il Portale PMAI, un ecosistema digitale che raccoglie oltre 6 mila applicativi specializzati nel supportare le PMI nel digitalizzare i processi: dal marketing alla logistica, dalla customer care alla gestione amministrativa.
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