Oltre il silenzio: come trasformare il quiet quitting in un’opportunità di crescita per tutti
Debutta oggi ECHO, la rubrica curata dai co-founder di Intra-FM, la piattaforma enterprise audio-based per la formazione aziendale e la comunicazione interna basata su podcast personalizzati, multilingue, accessibili e coinvolgenti miranti a favorire l'engagement dei dipendenti. Primo articolo, non a caso, l'analisi di un fenomeno che colpisce e preoccupa molte aziende in tutto il mondo. Per fortuna, dicono Marco Ceruti ed Edoardo Tettamanti, combatterlo è possibile, usando le giuste strategie.
di Marco Ceruti ed Edoardo Ares Tettamanti*

Non un abbandono, ma un grido silenzioso. Definiamo così il quiet quitting, un termine emerso per descrivere quei comportamenti in cui i dipendenti si limitano a svolgere le mansioni previste, senza andare oltre le aspettative. Possiamo considerarlo come lo specchio fedele delle sfide che molte aziende affrontano oggi. Ricerche recenti, tra cui quelle di Galanis et al. (2023) e Talentuch (2024), evidenziano ad esempio come fino al 50% dei lavoratori statunitensi abbiano mostrato segnali di quiet quitting nel 2022, con un impatto economico sostanziale in termini di produttività persa.
Come superare un fenomeno del genere? Innanzitutto, partendo dalla comprensione delle sue caratteristiche. Come dicevamo, il quiet quitting non è una scelta di abbandonare il lavoro, ma piuttosto una manifestazione di disimpegno e di burnout. È il sintomo di un ambiente in cui il supporto, la comunicazione e la valorizzazione del talento risultano carenti. Quando i dipendenti percepiscono una mancanza di riconoscimento o vedono poche prospettive di crescita, la loro motivazione cala: si tratta non solo di non impegnarsi oltre il minimo richiesto, ma di una perdita di fiducia nell’azienda Arvaniti, (Antoniadou & Galanis, 2024).
Studi scientifici (Galanis et al., 2023) confermano come il burnout agisca da catalizzatore di comportamenti disimpegnati, accentuando una sensazione di distacco e di mancanza di appartenenza.
Le cause alla radice del quiet quitting sono diverse e spesso interconnesse: leadership inefficace, carenza di comunicazione aperta e trasparente, e ambienti di lavoro che non riescono a creare un clima psicologicamente sicuro (Çelebi et al., 2025). Se da un lato l’attenzione era tradizionalmente focalizzata sui risultati e sul raggiungimento degli obiettivi, oggi l’esperienza del lavoratore – intesa come collegamento emotivo e professionale con l’azienda – emerge come una componente imprescindibile di successo.
Per contrastare il quiet quitting è centrale curare la comunicazione, soprattutto nelle aziende di grandi dimensioni. La trasparenza e il feedback continuo sono strumenti chiave per coinvolgere i dipendenti e rendere il loro contributo visibile e apprezzato. In un contesto in cui il dialogo interno si fa sempre più complesso, le strategie basate su dati e ricerche ci indicano la necessità di un sistema capace di misurare non solo la produttività, ma anche il benessere e la soddisfazione dei collaboratori. L’adozione di strumenti che permettano di monitorare l’engagement attraverso scale validate – come il Quiet Quitting Scale (QQS) sviluppata da Galanis et al. (2023) – può fornire alle organizzazioni una mappa preziosa su cui basare interventi mirati.
Per invertire la tendenza, le aziende devono insomma investire in un ambiente che valorizzi la persona, favorendo non solo la crescita professionale ma anche quella personale. Offrire percorsi di sviluppo chiari, bilanciare il carico di lavoro e garantire un riconoscimento regolare sono strategie che non solo combatteranno il quiet quitting, ma rafforzeranno il senso di appartenenza (Galanis et al., 2023; Çelebi et al., 2025). La leadership, in questo caso, gioca un ruolo determinante: capace di creare un clima empatico e orientato alle esigenze reali dei dipendenti, essa può trasformare una possibile perdita d’interesse in un rinnovato impegno.
Guardando al futuro, l’adozione di metodologie basate sull’evidenza per misurare e intervenire sui comportamenti disimpegnati è in sintesi una scelta lungimirante. Non solo: le ricerche indicano che, attraverso una comunicazione interna forte e sistematica e un approccio empatico alla gestione delle risorse, è possibile non semplicemente ridurre il fenomeno del quiet quitting, ma anche trasformarlo in un’opportunità per rafforzare la cultura aziendale (Galanis et al., 2023; Arvaniti, Antoniadou & Galanis, 2024).
Questo approccio, che integra la misurazione dei livelli di burnout, del job satisfaction e dell’engagement, si rivela un potente strumento per favorire un ambiente in cui ogni dipendente si senta davvero parte integrante del progetto aziendale. In questo momento di profonda trasformazione del mondo del lavoro, è fondamentale ricordare che le persone, con i loro bisogni e i loro sogni, rappresentano il cuore pulsante di ogni organizzazione.
* Chi sono gli autori

Esperto di intelligenza artificiale, UX design e SaaS, Marco Ceruti ha una formazione in design ed esperienza come consulente, due caratteristiche che gli permettono di trasformare idee in prodotti utilizzati da centinaia di migliaia di utenti nel mondo. Appassionato di AI, combina creatività e governance per sviluppare soluzioni innovative e scalare business digitali su fondamenta solide.

Imprenditore con background in marketing e in formazione manageriale, Edoardo Ares Tettamanti guida la strategia di growth di Intra.FM. È coautore del libro “Cosa me ne faccio dell’Intelligenza Artificiale?”, scritto con l’Osservatorio sulle Prospettive Cliniche dell’Intelligenza Artificiale dell’Università Statale di Milano, di cui è cofondatore e membro. TEDx speaker, ha svolto attività di consulenza per aziende Fortune 500 e istituzioni accademiche.
Bibliografia
– Galanis, P., et al. (2023). Quiet Quitting Threatens Healthcare Organizations and Services. International Journal of Caring Sciences.
– Galanis, P., et al. (2023). Quiet quitting among employees: a proposed cut-off score for the ‘Quiet Quitting’ Scale.
– Arvaniti, A., Antoniadou, P., & Galanis, P. (2024). Silent Disengagement: Investigating Quiet Quitting among Greek Healthcare Professionals. International Journal of Caring Sciences.
– Çelebi, N., et al. (2025). Quiet quitting reason and behavior scale design and development process. Work.
