GammaDonna 2025 premia il mining sostenibile e l’IA a vocazione sociale

Francesca Failoni, founder e Ceo di Alps Blockchain, è la vincitrice dell'edizione 2025 del premio per l'imprenditoria femminile innovativa ideato nel 2024 dalla non profit GammaDonna. Durante la serata dello scorso 4 novembre assegnati anche il Giuliana Bertin a Simona Maschi, il Women Startup Award a Valeria Della Rosa e la Menzione speciale per l'internazionalizzazione andata a Lucia Cuman

E’ Francesca Failoni, founder e Ceo di Alps Blockchain, la vincitrice del Premio GammaDonna 2025, l’iniziativa nata nel 2004 su iniziativa della Onlus omonima per valorizzare l’imprenditoria femminile innovativa. Assegnato durante la serata dello scorso 4 novembre sul palco dello storico Palazzo Madama di Torino, l’Award è andato all’imprenditrice trentina impegnata nel mining sostenibile dei bitcoin.

L’originalità della soluzione inventata dall’azienda fondata dalla vincitrice di GammaDonna nel 2018 con il compagno di liceo Francesco Butta, consiste nel modello di creazione a basso impatto delle criptovalute. Il mining di bitcoin funziona infatti raccogliendo le transazioni in blocchi che devono essere verificati attraverso complessi calcoli crittografici. Un processo che di norma richiede una potenza di calcolo enorme e che al momento può essere realizzato solo a livello industriale. Proprio in questo punto nodale si colloca Alps Blockchain, capace di installare le proprie mining farm all’interno di centrali idroelettriche storiche in difficoltà, trasformando quindi l’energia pulita in risorse per la blockchain.

Grazie alla sua soluzione, Alps Blockchain riesce attualmente a gestire oltre 20 impianti in Italia e
all’estero
, attirando quindi più di 200 milioni di euro di investimenti con un’espansione del modello di business dall’Ecuador all’Oman.

Tra le altre imprenditrici premiate durante la serata a Palazzo Madama, il “Giuliana Bertin Communication Award” di Valentina Communication è andato a Simona Maschi, per aver co-fondato ed esserne alla guida il Copenhagen Institute of Interaction Design, ossia un centro internazionale di eccellenza per innovazione, consulenza e formazione, in cui si intrecciano educazione, ricerca, consulenza strategica e incubazione di startup.

Valeria Della Rosa (Oli Help) si è aggiudicata invece il “Women Startup Award”, con un progetto che utilizza l’IA per trasformare la neurodiversità in opportunità. Nello specifico, l’imprenditrice ha ideato una APP che migliora la vita di genitori, insegnanti ed educatori nella gestione quotidiana dei bambini con disturbi del neurosviluppo, in particolare l’ADHD.

A Lucia Cuman (STL Design & Tecnologia) è andata infine la Menzione speciale per l’Internazionalizzazione promossa da DHL Express Italy, per un progetto di impresa di ispirazione olivettiana, basato sull’ideazione di ambienti di lavoro innovativi e sostenibili.

Sulle storie di impresa innovative giunte sul podio, ha detto Valentina Parenti, Presidente di GammaDonna: «È significativo come le imprenditrici premiate quest’anno non solo competano con successo sui mercati internazionali, ma abbiano addirittura “fatto scuola” all’estero con modelli di business innovativi e sostenibili, capaci di generare impatto e valore economico, ambientale e culturale».

Secondo l’ideatrice dell’iniziativa, le vincitrici di quest’anno sarebbero dunque un’ulteriore dimostrazione «di quanto sia fondamentale per il nostro Paese rafforzare l’ecosistema e proseguire con politiche che mettano l’impresa al centro, non solo come motore di sviluppo interno, ma anche come veicolo dei valori del Made in Italy nel mondo e strumento strategico per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo».

Da segnalare, da ultimo, le parole del Ceo di GammaDonna, Marco Parenti, nel consegnare il Giuliana Bertin alla vincitrice Simona Maschi: «Ogni innovazione, per generare fiducia e attivare le reti giuste per il cambiamento, ha bisogno di essere raccontata. È una consapevolezza che, nel tempo, Simona ha saputo trasformare in visione strategica: quella di una comunicazione che non è attività accessoria, ma motore fondamentale di crescita e rigenerazione, capace di creare connessioni, costruire fiducia e amplificare l’impatto del cambiamento. Congratulazioni!».

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