Fame di talenti tech? Lazio, Lombardia e Campania le regioni più attrattive
Secondo Epicode Institute of technology, nato con l’obiettivo di colmare il divario tra la didattica tradizionale e le esigenze del mondo del lavoro, i talenti con competenze in cybesecurity e innovazione digitale sono richiesti in maniera trasversale da tutti i comparti, offrendo chance di carriera proprio a studenti e lavoratori che vivono nelle regioni italiane storicamente meno avanzate.
AAA, cercasi esperti cybersecurity e di innovazione digitale: sono queste le priorità delle imprese italiane, quando cercano nuovo personale. Lo sostiene Epicode Institute of Technology, l’Istituto europeo di alta formazione nato con l’obiettivo di colmare il divario tra la didattica tradizionale e le esigenze del mondo del lavoro. Al centro della sua analisi i dati relativi agli studenti che hanno frequentato i Master in Cybersecurity e Web Development.

Un dato su tutti: il 95% degli studenti Epicode che hanno completato con successo uno dei percorsi formativi erogati dalla società nei primi nove mesi del 2025 ha trovato lavoro, una statistica che segna un aumento rispetto all’88% del periodo gennaio-settembre 2024.
La forte richiesta di nuovi professionisti nell’ambito tecnologico è testimoniata non solo dal tasso di assunzione elevato, ma anche dalla rapidità di collocamento. In media, infatti, gli studenti del 2025 hanno trovato lavoro entro tre mesi dal conseguimento del titolo di studio, confermando il dato riscontrato nel 2024.
Guardando alle zone d’Italia in cui c’è più richiesta di questo tipo di profili, è il Lazio ad offrire maggiori opportunità di lavoro per i nuovi professionisti del digitale. Secondo lo studio di Epicode Institute of Technology, sarebbe proprio la regione che ospita la Capitale ad aver offerto lavoro a oltre il 31% degli studenti che hanno conseguito un titolo di studio conseguito presso di loro in cybersecurity o web development, contro il 12% della Lombardia. Al terzo posto, a pari merito, ci sono altre due regioni del sud, ossia Campania e Sicilia, che si aggiudicano l’8%, seguite da Veneto e Piemonte, entrambe con una percentuale del 6%.
In merito, ha detto il Ceo di Epicode Institute of Technology, Ivan Ranza: «La rapidità con cui i profili professionali formati efficacemente nel comparto tech trovano posto nelle aziende sottolinea come ci sia urgente domanda di competenze digitali, soprattutto nel ramo della cybersecurity».
Il Ceo della realtà formativa si sofferma poi sulla continua crescita delle minacce informatiche, citando il Rapporto Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, che parla di un aumento degli attacchi informatici del 27% nel 2024, «superando i 3.500 casi, il 30% dei quali si è verificato in Europa», precisa Ranza. «Il nostro Paese non è certo esente: l’Italia ha subìto oltre 350 attacchi, ovvero il 10% a livello globale», aggiunge ancora. Secondo il Ceo le aziende sono consapevoli del problema, ma la carenza di talenti messa in luce anche da Cisco «nel suo report Cybersecurity Readiness Index 2025», riguarderebbe «quasi un’azienda su due», ricorda ancora Ranza.
Ad avviso del Ceo di Epicode Institute of Technology, la ricerca di talenti del comparto tech «è trasversale a settori o industrie e risulta quindi quasi neutrale alla tradizionale distribuzione territoriale dell’attività economica in Italia». Può sembrare un paradosso, ma per Ranza l’inesorabilità della rivoluzione digitale continua tipica della nostra epoca potrebbe invece portare opportunità importanti proprio «per quelle regioni che tendiamo a considerare come meno avanzate». In definitiva, vista da questa prospettiva, «le competenze tecnologiche offrono opportunità nuove a studenti e lavoratori che fino a poco tempo fa faticavano a trovare un loro spazio lavorativo e professionale».
