Sane, eque e sostenibili: l’ecologia delle relazioni secondo BIS, il nostro primo evento

Cosa accade nei luoghi del lavoro quando le relazioni tra le persone vengono curate, e non solo gestite? Tante le testimonianze e risposte raccolte nel corso dell'evento realizzato in collaborazione con Fabbrica di Lampadine

Le lingue orientali sono note per raccogliere concetti complessi in pochissimi caratteri. Qui in Occidente siamo meno fortunati, ma, quando vogliamo, riusciamo ad essere altrettanto efficaci ricorrendo agli acronimi. È nato così BIS, che sta per Benessere, Inclusione, Sostenibilità, le tre parole che hanno permesso ai protagonisti del primo evento targato People are People, andato in scena ieri alla Fabbrica di Lampadine, di declinare che cos’è, o come dovrebbe essere, una “ecologia delle relazioni”. A quest’ultima espressione si è ispirato già dalla gestazione dell’evento il founder della “casa” di via Pescantina 8, Giampaolo Rossi.

A lui è toccato il compito di accogliere sul palco, dopo i saluti iniziali dei moderatori della giornata, i giornalisti Leo Mansueto e Alessandra Cicalini, il primo, attesissimo ospite, Germano Lanzoni. Il “giullare contemporaneo”, come ama definirsi l’attore, ha condotto tutti i presenti direttamente “in medias res”, ossia alla domanda centrale che la testata People are People si sta ponendo sin dalla sua nascita poco meno di un anno fa: come si costruiscono relazioni sane, eque e inclusive per “le persone che lavorano”?

Originali e approfondite le risposte fornite da tutti gli speaker, intervenuti con dati, parole ed esperienze vissute giorno per giorno, in qualità di responsabili del personale e altri ruoli svolti in ambienti di lavoro molto diversi l’uno dall’altro.

L’incipit del racconto sulle strategie necessarie per superare la tossicità (ancora molto diffusa) nel mondo del lavoro è stato scritto da Elisabetta Dallavalle ed Elga Corricelli, Co-Founder dell’Osservatorio BenEssere Felicità, quest’anno giunto alla quinta edizione.

Come insegnavano i latini, la parola “felix” è sinonimo di giusto grado di maturazione: fuor di metafora, per essere felici bisogna accedere a un congruo benessere, materiale e psicologo. Sul welfare aziendale (e ben più di questo) si sono soffermati Marika Malizia e Paolo Gardenghi di Up Day, seguiti, nella seconda parte della mattinata, da Michela Melchiori di Hermes Consulting, le due società sponsor dell’evento.

Relazioni sane al lavoro significa anche corrispondenza tra ciò che si dice e ciò che si fa: in una parola, reputazione, da curare all’esterno e all’interno delle mura aziendali. Da questo assunto nasce “About Us. La comunicazione interna non esiste.”, il nuovo format di People are People Tv, curato da Luca Villani, Partner e Managing Partner di The Van Group, salito sul palco per lanciare l’avvio delle trasmissioni, previsto il prossimo 11 giugno.

Relazioni inclusive al lavoro vuol dire poi vera parità di genere e cura della crescita culturale delle persone, oltre ogni stereotipo. All’argomento hanno dato molti spunti di riflessione le esperienze portate da tutti gli invitati ai panel strutturati in gruppi di due aziende alla volta.

In particolare, il titolo dell’incontro avente per protagonisti Sonia Malaspina (direttrice relazioni istituzionali, comunicazione e sostenibilità Danone Italia e Grecia) e Lucio Tubaro (direttore del personale BTicino) hanno parlato di “Parità di genere: è solo una questione di quote?”.

Di “Impatto umano: il ruolo delle HR nella crescita individuale e collettiva delle persone” hanno parlato invece Luisa Romesi (VP Geo Italy Foot Locker) e Stefano Rossignoli (Human Resources Director The Space Cinema).

La “Felicità organizzativa: oltre i benefit” è il tema al cuore degli interventi di Monica Chiari (Executive Manager People & Culture cameo) e Alessandro Tallia (Chief of Human Resources Legale and General Services Facile.it).

Nell’ultimo panel “Valore in circolo: quando l’azienda cresce insieme a chi ci lavora” sono invece intervenute Viviana Programma (Hr Director Cisalfa) ed Elena Nizzero (HR Business Partner Purina Southern Europe).

Nella costruzione di relazioni sane ed eque gioca un ruolo centrale la sostenibilità, parola chiave di una ecologia degna davvero di questo nome. Al file rouge della prima edizione di BIS si è agganciato Stefano Quaia, Membro del Gruppo Responsabilità Sociale AIDP e Consigliere di AIDP Lombardia, nel suo speech “Responsabilità sociale: allenarsi per un futuro sostenibile”, seguito nel pomeriggio dall’intervento di Anna Forciniti, la co-fondatrice di Evidentia, nonché autrice del libro “Il mio impact job”.

Molto potenti sono state anche le parole di Silvia Zanella, autrice, tra gli altri, del libro “Basta lavorare così”, che hanno permesso alla platea di tuffarsi nel bagno (ancora troppo reale) delle espressioni da bandire per sempre dagli ambienti lavorativi.

La messa in mora definitiva delle discriminazioni è per fortuna oggi favorita da un Hr speciale finalmente a disposizione anche delle aziende pubbliche e private italiane: il disability manager, figura sulla quale si è soffermata la vice Presidente della Federazione Disability Management, Haydée Longo.

Star bene al lavoro significa anche abbattere ogni barriera del “managerialese”, come hanno fatto in chiusura dell’evento Giampaolo Rossi e il comico Max Pisu. Perché le relazioni sane, inclusive e sostenibili si costruiscono anche così: ridendo di cuore.

Arrivederci al 5 novembre, con una nuova edizione di BIS, dedicata ai talenti, da coinvolgere e trattenere. A tutte le età.

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