Pubblica amministrazione, impatto positivo sulla società per 7 lavoratori su 10
Intitolata “Verso una PA aumentata: persone, tecnologie, relazioni”, la ricerca presentata al Forum PA a Roma ha coinvolto oltre mille tra dipendenti pubblici italiani e operatori del settore ed è stata integrata con i dati sulle procedure concorsuali attivate su InPA negli ultimi 15 mesi.
La Pubblica Amministrazione italiana è stata spesso descritta come lenta, carente di personale e sfiduciata, ma oggi molto sta cambiando, anche grazie all’impulso del PNRR e alle politiche di rilancio istituzionale, come il recente “Decreto PA”. Lo sostiene una ricerca presentata al Forum PA, oggi alla sua ultima giornata al Palazzo dei Congressi di Roma, organizzato da FPA, società del Gruppo DIGITAL360.

Intitolata “Verso una PA aumentata: persone, tecnologie, relazioni”, la ricerca ha coinvolto oltre mille tra dipendenti pubblici italiani e operatori del settore ed è stata integrata con i dati sulle procedure concorsuali attivate su InPA negli ultimi 15 mesi.
Tra i risultati, la ricerca sottolinea come nella PA sia stata aperta una nuova «stagione straordinaria» di reclutamento: tra gennaio 2024 e metà aprile 2025 sulla piattaforma inPA sono stati pubblicate procedure per il reclutamento di oltre 406 mila persone, di cui 380 mila attraverso bandi di concorso (il resto mediante avvisi per la ricerca di esperti, mobilità e concorsi DFP-Formez).
Si tratta di una mobilitazione senza precedenti per quantità, ma anche per tipologia di profili: oltre a 130 mila posti amministrativi e contabili, si contano infatti 8.894 posizioni per profili digitali, 17.774 per tecnici, 2.306 per esperti giuridici e 137 mila per figure educative e formative. La ricerca sottolinea inoltre la nascita di una nuova percezione positiva del lavoro pubblico: il 76% dei dipendenti pubblici consiglierebbe a un amico o parente di lavorare nella PA, equamente divisi tra chi lo farebbe per le opportunità di crescita professionale (38%) e chi per la stabilità e sicurezza (38%).
Il rinnovato favore raccolto dalla PA si accompagnerebbe anche a una ritrovata consapevolezza del valore del lavoro pubblico: circa sette lavoratori della PA su dieci pensano che il loro ruolo attuale sia importante per la comunità e il 67% è soddisfatto del ruolo ricoperto nell’organizzazione.
In generale, il 45%, dei dipendenti pubblici percepisce miglioramenti nella PA italiana nell’ultimo triennio, mentre solo il 18% vede passi indietro, con avanzamenti soprattutto nella digitalizzazione e nella comunicazione a cittadini. Tra i problemi che sono ancora da superare il campione coinvolto nell’indagine indica la semplificazione normativa, la valorizzazione del merito e la fiducia interna.
Sui risultati della ricerca si è espresso Gianni Dominici, Amministratore Delegato di FPA, con queste parole: «Nella PA crescono le motivazioni, si rafforza il senso del lavoro pubblico, le aspettative delle persone diventano via via più consapevoli: la ricerca evidenzia che chi lavora nella PA oggi sta tornando a credere nel proprio ruolo e questo diventa motore del cambiamento».
Secondo Dominici, insomma, dopo anni di sfiducia verso una PA giudicata troppo ripiegata su se stessa, l’opinione prevalente sembrerebbe virare verso sentimenti decisamente più incoraggianti sulla capacità della medesima di offrire concrete opportunità di trasformazione sociale: «C’è un’energia interna pronta a essere valorizzata – aggiunge l’Ad – che può diventare leva strategica per tutte le politiche di riforma. La PA di oggi non è ancora quella ideale, ma incomincia a crederci, vuole apprendere, collaborare, contribuire: non è in atto solo una transizione organizzativa, ma un cambiamento culturale profondo».
Per scaricare la ricerca completa, cliccare qui.
