Nasce L45 Academy, per innovare con l’IA il mestiere di comunicatori ed HR

Lanciato dall’agenzia indipendente di consulenza nella comunicazione aziendale un progetto di formazione pensato ad hoc per migliorare la conoscenza dei tool di IA da parte di manager di ogni livello, dai professionisti responsabili della comunicazione interna ed esterna e operanti nelle Pmi ai responsabili del personale


Sempre più aziende stanno scegliendo in questi mesi di dotarsi di strumenti di intelligenza artificiale nelle attività di comunicazione interna ed esterna. Eppure, persiste, al momento, un certo mismatch tra la diffusione della Gen AI e la capacità delle persone che la devono utilizzare di farlo in maniera corretta. Si colloca in questo scenario la scelta compiuta da L45, l’agenzia indipendente di consulenza nella comunicazione di dare vita a una Academy dedicata proprio ad approfondire le possibilità di applicazione delle tecnologie generative alla comunicazione d’azienda e all’employer branding.

Simone Guzzardi

L’iniziativa si rivolge ai manager di ogni livello delle divisioni di comunicazione aziendale, ai responsabili HR e più in generale ai professionisti delle PMI, offrendo loro un programma di workshop brevi e altamente pratici pensati per aiutare i team aziendali a integrare in modo immediato l’intelligenza artificiale nei propri flussi di lavoro.

L’idea è frutto dell’esperienza che L45 ha maturato sul campo, formando centinaia di ambassador interni e manager di grandi organizzazioni e accompagnandole nella definizione di narrazioni di marca efficaci.

Con l’Academy l’attività offerta diventa quindi più strutturata, forte anche dell’analisi delle competenze richieste dal mercato attuale più pressanti, contenuta nella ricerca “AI e Comunicazione Aziendale”, condotta su un campione di più di 200 responsabili comunicazione ed employer branding di aziende italiane.

Dai dati raccolti lo scorso aprile, emerge in particolare che più di sette aziende su dieci fanno già ricorso all’AI, seppure soprattutto in maniera occasionale, e che il 79 % dei professionisti ritiene necessaria una formazione dedicata, con un marcato orientamento verso attività pratiche.

Nello specifico, la creazione di contenuti (testi, immagini e video) è il principale ambito di applicazione dell’AI (72%), probabilmente per il carattere intuitivo di certi tool e semplicità di utilizzo. Ed è proprio per questo che la mancanza di competenze interne finisce per rivelarsi come la barriera più citata dalla survey accanto ai timori legati a costi e change management.

Sugli obiettivi della neonata Academy il cofounder e Ceo di L45 Simone Guzzardi ha rimarcato la volontà di non farla diventare un ente accademico: «Con L45 Academy mettiamo a sistema ciò che sappiamo fare meglio, portando sul campo la nostra esperienza e quella dei partner tecnologici con cui collaboriamo rivolgendoci a un target specifico: i nostri interlocutori che si occupano di comunicazione ed HR». Secondo Guzzardi, infatti, sono proprio professionisti tra i più interessati a capire «come l’AI cambierà il loro mestiere», desiderando anche dotarsi di «strumenti concreti per cogliere le opportunità senza restare indietro».

Come offerta formativa iniziale, L45 Academy prevede 12 workshop intensivi e “hands-on” strutturati con sessioni dedicate alla governance dei processi AI in azienda. In più, sono previsti anche corsi che spaziano dalla content-creation con tool generativi all’automazione di task di marketing operativo, dall’analisi dati per la definizione di insight a lezioni volte a comprendere i concetti chiave di Employer Branding, Employer Marketing e Personal Branding. Ogni modulo è pensato per essere immediatamente trasferibile nella quotidianità dei team e può essere integrato – su richiesta – da interventi di up-skilling teorico leggero, funzionali a uniformare il livello di conoscenza di partenza.

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