
Google cambia rotta: stop agli obiettivi DEI
L’azienda rivede le politiche di diversità e inclusione, citando pressioni legali e ordini esecutivi
Dopo aver fatto dell’inclusione uno dei pilastri della propria strategia, Google rivede le sue politiche e abbandona i suoi obiettivi legati alla Diversity, Equity and Inclusion (DEI) nelle assunzioni e nella rappresentanza aziendale. È una decisione, quella del colosso tech, che arriva in un momento di grandi cambiamenti per il panorama aziendale americano, segnato da sentenze della Corte Suprema e nuovi ordini esecutivi federali.
Secondo un memo interno, questa scelta è parte di un trend più ampio avviato dopo la storica sentenza della Corte Suprema che ha bocciato l’uso della razza come criterio nelle ammissioni universitarie, aprendo la strada a un ripensamento generale delle politiche DEI nel settore privato. Un’accelerazione è arrivata con le nuove direttive dell’amministrazione Trump, che hanno eliminato le preferenze DEI negli appalti federali e imposto ai contraenti di certificare l’assenza di discriminazioni, comprese quelle legate a tali programmi.
Va ricordato che Google aveva fissato i suoi primi obiettivi DEI nel 2009, e nel 2020 aveva rilanciato l’impegno, puntando ad aumentare del 30% la rappresentanza di gruppi sottorappresentati nella leadership aziendale entro il 2025. Secondo il rapporto sulla diversità del 2023, questo traguardo è stato raggiunto, ma ora l’azienda cambia direzione.

Fiona Cicconi, Chief People Officer di Alphabet ed ex vicepresidente esecutivo delle risorse umane per l’azienda biofarmaceutica britannica AstraZeneca, ha spiegato nel memo interno le ragioni della svolta. «Poiché siamo un appaltatore federale, i nostri team stanno valutando modifiche ai nostri programmi così da conformarsi alle recenti decisioni dei tribunali e agli ordini esecutivi», ha scritto in un’email riportata da The Verge.
«Nel 2020 abbiamo fissato obiettivi di assunzione ambiziosi e ci siamo concentrati sulla crescita dei nostri uffici al di fuori della California e di New York per migliorare la rappresentatività», ha aggiunto. «Ma in futuro non avremo più obiettivi ambiziosi».
Un segnale concreto di questo cambiamento è già visibile nei documenti ufficiali: la dichiarazione di impegno alla diversità, equità e inclusione, presente nel rapporto annuale 10K di Alphabet del 2023, è stata eliminata dalla versione del 2024, pubblicata questa settimana.
Google, che per anni è stato un simbolo delle politiche DEI nel settore tecnologico, sembra ora adeguarsi a un nuovo corso che potrebbe ridisegnare le strategie di inclusione in molte grandi aziende americane.
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