World Inclusion Day, benvenuto futuro: Kone presenta le sfide per le aziende del domani

Inclusione, la parola chiave del futuro per le aziende che vogliano prosperare nel tempo. Il pensiero di Giovanni Lorino, amministratore delegato di Kone & Iberica, multinazionale specializzata nell’installazione e manutenzione di ascensori e scale mobili.

L'ad di Kone & Iberica Giovanni Lorino spiega come e perché sia necessario che le aziende diventino sempre più inclusive per vincere le sfide del futuro
Giovanni Lorino

Qualunque sia il futuro che ci attende, c’è una parola che lo caratterizza più di tutte: inclusione. Proprio oggi ricorre la Giornata mondiale dedicata al vocabolo che più di tutti sta cambiando il mondo del lavoro e delle imprese. A parlarne, è Giovanni Lorino, amministratore delegato di Kone Italy & Iberica, multinazionale specializzata nell’installazione e manutenzione di ascensori e scale mobili, secondo il quale grazie all’inclusione, «nascono nuove opportunità e consapevolezze utili ad affrontare le sfide di domani».

Tra le tendenze emergenti, ci sono ad esempio il “diverse recruitment practice”, poi il “DEI training program” e gli “employee resource group“. I tratti distintivi che le caratterizzano? L’utilizzo delle tecnologie più all’avanguardia come l’intelligenza artificiale. Previsti anche workshop e seminari organizzati per fare cultura su tematiche che coinvolgono tutte le principali industrie operative.

Da dove nasce una spinta così evidente verso una società sempre più aperta ai bisogni di tutti? Secondo Espresso Communication, che ha disegnato per Kone gli scenari possibili ipotizzabili nei prossimi anni, LinkedIn sostiene che per 8 aziende su 10 a livello globale le politiche DE&I sono e saranno una priorità per motivi culturali e finanziari.

L'ad di Kone & Iberica Giovanni Lorino spiega come e perché sia necessario che le aziende diventino sempre più inclusive per vincere le sfide del futuro

Conferme in merito giungerebbero anche PR Newswire, che ha analizzato il mercato relativo agli investimenti in attività corporate e strategie aziendali di diversity, equity e inclusion: dopo aver chiuso il 2022 sfiorando quota 9 miliardi di euro di ricavi, l’asset globale prevede di raggiungere i 24 milioni di fatturato entro i prossimi 6 anni (+62%) con una crescita media annuale composta del 13%.

E ancora, stando a quanto indicato dal portale Business Leadership Today, negli anni a venire si diffonderanno sempre più le iniziative in ottica DE&I. I tratti distintivi dei progetti in corso d’opera? Innovazione, creatività e trasparenza.

Ecco spiegato, quindi, che cosa significa l’espressione “recruitment practice”, ovvero pratiche di reclutamento di professionisti basate sull’utilizzo delle tecnologie più avanzate, come l’intelligenza artificiale che risulta di grande aiuto in fase di selezione dei candidati più idonei a ricoprire una determinata posizione in azienda. Questi ultimi, infatti, vengono valutati tenendo in considerazione solo ed esclusivamente le competenze e le qualifiche e non fattori come genere, data di nascita e nazionalità. In questo modo vengono garantite pari opportunità.

Per Kone, però, non è questa l’unica proposta futuristica degna di nota. Sono infatti in aumento le società globali che stanno investendo in programmi specifici di benessere finanziario, grazie ai quali i leader d’impresa puntano a promuovere l’equità all’interno degli ambienti di lavoro e, di conseguenza, a fornire ai singoli dipendenti gli strumenti e le risorse di cui hanno bisogno per raggiungere la stabilità finanziaria.

Espresso Communication cita anche il World Economic Forum, secondo il quale, nel processo di trasformazione in atto, sarebbero coinvolte tutte le principali industrie operative: dalla sanità all’istruzione, dalla pubblica amministrazione all’agricoltura fino all’asset edilizio e delle infrastrutture.

Molte organizzazioni avrebbero insomma incrementato la rappresentanza femminile nel corso degli ultimi anni attraverso politiche e strategie lungimiranti.

Un esempio in questo contesto arriva proprio dalla multinazionale Kone, che si è posta l’obiettivo di raggiungere il 35% di donne all’interno del proprio staff dirigenziale entro il 2030.

In proposito, Lorino ha rimarcato: «Siamo molto orgogliosi di avere ottenuto la certificazione per la parità di genere UNI/Pdr 125:2022 sia nei nostri stabilimenti sia negli uffici».

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